"Gli allarmi del sindacato sono
stati inascoltati e ora la situazione industriale in Liguria sta
mettendo in ginocchio il tessuto economico e sociale. Le
rassicurazioni dei giorni scorsi del sottosegretario alla
presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti appaiono inutili.
Le crisi industriali di Piaggio, Ericsson, Ilva, ecc.. non si
risolveranno a tavoli di benvenuto offerti dai partiti che
rischiano di diventare solo autoreferenziali". Lo affermano i
segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Ivano Bosco, Luca
Maestripieri, Pierangelo Massa.
"Cittadini e lavoratori non meritano mezze verità e si
sentono presi in giro. Chiediamo un incontro urgente con i
vertici delle istituzioni locali e il Prefetto di Genova per
capire quali possano essere le azioni più rispondenti per
programmare la ripresa e il rilancio del territorio. Non è
accettabili che il lavoro non sia al primo punto dell'agenda
politica del Governo", dicono i sindacalisti.
"Politica e imprenditoria dimostrino di saper battere un
colpo per non essere preda di chi non sa decidere il futuro dei
propri cittadini, ma solo vendere o svendere le nostre aziende
migliori". Cgil, Cisl, Uil chiedono: "A che cosa serva il
Ministero dello Sviluppo economico se decreta, come un medico
legale, solo la morte delle aziende che operano in Liguria".
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