Riunire i cavalli bradi della Val d'Aveto in una grande area del Parco dell'Aveto, risolvendo una difficoltà di convivenza che si trascina da tempo tra i mustang del Tigullio e gli agricoltori e trasformando un problema in risorsa turistica. È la proposta avanzata dal presidente del Consiglio Regionale della Liguria, Francesco Bruzzone, che da tempo si interessa al fenomeno che coinvolge una branco di 150 cavalli bradi che vivono nella Val d'Aveto, area boschiva alle spalle di Portofino e Santa Margherita. Si tratta di individuare una vasta area demaniale all'interno del Parco dell'Aveto delimitandola con uno speciale recinto a banda elettrificata che non consenta ai cavalli di allontanarsi, ma permetta il passaggio degli altri animali. "Sarà l'Ente Parco a gestirli - spiega Bruzzone - e chiunque vorrà vederli potrà recarsi in quella zona da cui gli animali non potranno allontanarsi e non creare più problemi agli agricoltori della zona".
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