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Appalti Iren: corteo con striscioni, 'vergogna per Genova'

Appalti Iren

Appalti Iren: corteo con striscioni, 'vergogna per Genova'

Manifestazione categorie per dare solidarietà a lavoratori

GENOVA, 26 novembre 2015, 14:48

Redazione ANSA

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"Appalti Iren, una vergogna per Genova" è lo striscione che apre il lungo corteo che attraversa Genova per mandare un segnale di solidarietà ai lavoratori degli appalti Iren che da nove giorni manifestano contro i licenziamenti e per porre l'attenzione sulle numerose emergenze occupazionale del territorio.
    In piazza i metalmeccanici, la funzione pubblica, il commercio, i pensionati e le delegazioni di tutte le categorie economiche di Cgil, Cisl e Uil. Il corteo, dopo un presidio davanti alla prefettura, è partito alla volta di Tursi.
    Il sindaco Mario Doria è infatti considerato dai lavoratori come l'ostacolo principale per la soluzione della vertenza dei lavoratori ex Coget, scintilla da cui è partita la mobilitazione. "Dimissioni" intonano i manifestanti mentre sfila il corteo. E' arrivato sotto palazzo Tursi il corteo unitario contro le politiche del Comune di Genova in materia di appalti. Il portone di Tursi è chiuso e presidiato dai vigili e da personale della Digos. I manifestanti intonano cori contro il sindaco e la Giunta. Lungo il percorso sono stati accesi alcuni fumogeni ma al momento la situazione è tranquilla.
E' terminato senza momenti di tensione il corteo unitario di Cgil, Cisl e Uil contro la gestione degli appalti da parte del Comune di Genova. La manifestazione si è conclusa con un intervento dei segretari che hanno ribadito la necessità che il Comune dia una risposta sulla situazione dei 19 lavoratori della Coget che hanno deciso di mantenere il presidio incatenati sotto la sede del Comune. Due lavoratori della Coget, dopo giorni di tensione e presidii al freddo si sono sentiti male durante il corteo. Uno di loro è stato ricoverato al pronto soccorso per un problema ad un occhio. L'altro ha accusato un malore al termine del corteo: soccorso prima dai colleghi e poi dal 118 è poi sceso dall'ambulanza per proseguire la protesta insieme ai colleghi.
   

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