La decisione del Governo di non
considerare l'aeroporto di Genova uno scalo strategico ha
suscitato una dura reazione di Luigi Merlo, presidente
dell'Autorità portuale, socio di maggioranza della società di
gestione. "La mobilitazione a scoppio ritardato di quanti,
magari sdraiati sulla spiaggia, in questi anni e persino nelle
ultime settimane e pure dopo il pronunciamento del Senato, non
si sono mai occupati del futuro dell'aeroporto, è alquanto
penosa", afferma Merlo. "È la fotografia di una città che è
sempre tentata dal lamento e dalla sterile rivendicazione invece
che dalla assunzione di responsabilità. Certo, forse il Governo
avrebbe potuto fare un maggiore sforzo per riconoscere il ruolo
strategico del Colombo, ma questi signori dove erano dopo il
voto del Senato? Cosa hanno fatto per sensibilizzare il Governo,
o quando il cda dell'aeroporto aveva tanti componenti quanti il
consiglio comunale di un medio comune, per giunta ben
retribuiti?", sottolinea Merlo.
"Quando ho avviato la battaglia per la riduzione dei costi,
per il dimezzamento del cda e per la privatizzazione, avvenuta
in tutti gli altri aeroporti, spesso mi sono trovato solo mentre
in molti, spesso gli stessi che oggi si lamentano, difendevano
una situazione non più sostenibile e tutta sulle spalle del
pubblico e quindi dei cittadini. Se oggi avessimo un aeroporto
con strutture adeguate e più collegamenti, uno scalo moderno e
funzionale, con più passeggeri, sono convinto che la
strategicità ci sarebbe stata riconosciuta. Allora, invece di
recriminare, vediamo cosa ciascuno di noi può e deve fare,
quanti si impegneranno per ottenere la rivisitazione del piano
industriale e dei finanziamenti nazionali ed europei, per
sostenere politiche turistiche che facciano aumentare le
presenze e i collegamenti. Vedremo chi sosterrà il nuovo
tentativo di privatizzazione che l'assemblea dei soci convocata
per i prossimi giorni, su mia richiesta, mi auguro deciderà. Se
nei prossimi anni partirà il rifacimento della aerostazione, già
deliberato, se si arriverà attraverso il completamento del nodo
ferroviario di Genova al già previsto collegamento ferroviario e
se sarà individuato un socio di mestiere capace di mettere
risorse e innovazione, allora penso che avremo tutti i titoli
per rivendicare qualcosa. In caso contrario sarà stato
l'ennesimo balletto utile solo a riempiere le pagine dei
giornali di agosto".
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