Prove di dialogo istituzionale tra
Pd e M5S per l'elezione dei presidenti e dei vicepresidenti
delle 5 Commissioni del nuovo consiglio regionale della Liguria:
c'è stata l'astensione del Movimento 5 Stelle sulle 3
vicepresidenze espresse dal Pd e il voto favorevole del Pd alla
vicepresidenza espressa dal M5S. Non sono mancate alcune
polemiche, soprattutto per l'esclusione di 'Rete a sinistra' da
tutti gli incarichi guida nelle Commissioni.
"Il Pd ha espresso tre vicepresidenze nelle Commissioni -
sottolinea la capogruppo Pd Raffaella Paita - Juri Michelucci
alla Bilancio, Walter Ferrando alla Sanità e Luigi De Vincenzi
all'Ambiente e territorio. Ha espresso inoltre la presidenza
della commissione Controlli con Giovanni Barbagallo".
"In pieno spirito di collaborazione tra le minoranze, al fine
di rafforzare e rendere più incisivo il lavoro istruttorio, di
monitoraggio e presidio politico sulle varie materie, abbiamo
condiviso con il Movimento 5 Stelle, la minoranza più
rappresentativa dopo il Pd, un'azione sinergica - sottolinea
Paita - Abbiamo voluto creare un ponte di dialogo istituzionale
per rendere più incisiva e netta l'azione delle minoranze,
consapevoli che i numeri della maggioranza, molto esigui nel
Consiglio, possono aprire per le minoranze spazi importanti per
una forma di opposizione efficace, occasione che non abbiamo
voluto perdere".
La consigliere regionale M5S Alice Salvatore commenta:
"Abbiamo preteso almeno una vicepresidenza, visto che siamo
stati tagliati fuori ingiustamente dall'Ufficio di presidenza.
Siamo molto amareggiati che la presidenza della Commissione
Controlli sia andata al Pd. E' l'M5S la sola forza politica in
Liguria a poter garantire trasparenza e legalità, visti i
pregressi dello spese pazze".
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