"Nessuno vuole cacciare nessuno,
non c'è niente di rivoluzionario, ma non si può sostenere un
candidato diverso da quello del Pd perche' si pone un problema e
si mette fuori dal partito". Così Alessandro Terrile, segretario
del Pd genovese spiega la nota della commissione regionale di
garanzia della Liguria che e' stata girata a tutti gli iscritti
di Genova in cui si stabilisce che violano lo statuto del
partito "gli elettori/elettrici, iscritti/iscritte che
dichiarassero il loro consenso a candidati diversi da quello del
partito". A chi si candida a liste alternative del partito la
sanzione e' la cancellazione dall'anagrafe degli iscritti per
l'anno in corso e quello seguente. Per le altre violazioni le
sanzioni vanno dal richiamo scritto alla sospensione per un
periodo da un mese a due anni fino alla cancellazione degli
iscritti. La commissione di garanzia, inoltre, giudica di
"estrema gravità l'eventuale comportamento di iscritti specie se
noti per avere nel recente passato rivestito incarichi di
responsabilità per conto del partito che decidessero
pubblicamente di fare campagna attiva a favore di candidati
contrapposti a quello del Pd nella prossima consultazione
regionale". "Sono assolutamente intenzionato a tenere bassi i
toni e a non avviare guerre di carte bollate, ma non posso che
mettere le cose in chiaro", ha osservato Terrile, riferendosi
alla recente decisione di Luca Pastorino, che ha nel territorio
di Genova il suo sostegno maggiore, di lasciare il Pd e il
gruppo della Camera per scendere in campo contro Raffaella
Paita, vincitrice delle primarie.
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