/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Gang prostituzione,minaccia a ragazza 'abbandona tuo figlio'

Gang prostituzione,minaccia a ragazza 'abbandona tuo figlio'

Giovane albanese e il figlio sono ora in residenza protetta

GENOVA, 03 febbraio 2015, 16:07

Redazione ANSA

ANSACheck

"Se tieni quel bambino i tuoi familiari in Albania passeranno dei guai". Tra le storie di violenze che la gang arrestata a Genova imponeva alle ragazze c'è anche quella di Emiljana, diciannovenne arrivata da Tirana incinta. La gang l'aveva minacciata per costringerla, scrive il pm Alberto Landoldi, "a sbarazzarsi del suo neonato non riconoscendolo oppure conducendolo in Albania per affidarlo a terzi". E' stato proprio lo stato confusionale post parto della giovane che alle infermiere aveva detto di non volere più quel piccolo che aveva portato alla segnalazione ai servizi sociali e all'avvio dell'indagine. La ragazza è stata poi convinta a tenere il piccolo e ora si trova con lui in una residenza protetta proprio per evitare ritorsioni. Le sue dichiarazioni, infatti, sono state alla base delle accuse che hanno fatto finire i tre in manette. Per questo episodio la Procura contesta ai "protettori" il reato di tentata estorsione.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza