Il vescovo coadiutore Guglielmo Borghetti, nominato il 10 gennaio scorso da Papa Francesco per mettere ordine nella Diocesi di Albenga e Imperia, è arrivato stamane ad Albenga per un primo incontro con il vescovo Mario Oliveri. A Borghetti è stata affidata una diocesi travolta da diversi scandali: sacerdoti condannati o indagati per pedofilia, altri che posavano nudi su Facebook, parroci con tatuaggi, sacerdoti che hanno lasciato le parrocchie portando via la 'cassa', preti che hanno fatto i barman in locali notturni, altri che corteggiavano le fedeli.
Stamane in Diocesi c'è stato il primo faccia a faccia di sei ore col vescovo Oliveri. Il vescovo Borghetti farà il suo ingresso il 25 marzo. Il presule arrivato da Pitigliano ha raggiunto la Riviera di Ponente per una visita in Curia e al Seminario, dove abiterà.
Nel corso del pranzo col vescovo Oliveri e i più stretti collaboratori, monsignor Borghetti avrebbe rivelato i contenuti della bolla papale, ovvero le motivazioni con le quali il Pontefice ha deciso nelle settimane scorse di inviare un coadiutore in quella che in ambienti ecclesiastici era stata etichettata come "una delle diocesi più chiacchierate d'Italia".
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