"Era una benefattrice. Si occupava
sempre delle persone in difficoltà, portando da mangiare e le
medicine a chi non si poteva muovere. E' una cosa terribile
quella che le è successa". Lo ha detto uno dei vicini di casa
della donna trovata uccisa a coltellate e il cui cadavere è
stato parzialmente bruciato a Davagna, sulle alture di Genova.
Sul posto si sono recati gli specialisti del Sis dei
carabinieri per i rilievi e il magistrato Marcello Maresca che
ancora non ha concesso il nulla osta per la rimozione della
salma. Prosegue intanto il sopralluogo del medico legale.
Il marito della donna, appena raggiunto dalla notizia, ha
avuto un malore ed è stato soccorso dai medici delle ambulanze.
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