Amministratori, rappresentanti del
mondo del lavoro e delle istituzioni e imprenditori uniti, sotto
la regia del cardinale Angelo Bagnasco, per cercare una via
d'uscita dalla crisi. Come da tradizione a Genova è ancora una
volta la chiesa a fare da collante. Bagnasco come i cardinali
Siri e Tettamanzi. Incontro in una villa d'Albaro, per un ampio
scambio di vedute sui problemi della città. Presenti con il
cardinale e monsignor Luigi Molinari, responsabile dei
cappellani del lavoro, il governatore Claudio Burlando, il
sindaco Marco Doria, i rappresentanti di Banca Carige,
Unicredit, San Paolo. E ancora: il prefetto Giovanni Balsamo, il
presidente del porto Luigi Merlo, i rappresentanti del mondo
tecnologico Carlo Castellano (Genova Hi tech) e Gabrile Galateri
(Iit), il rettore Giacome De Ferrari, il preside della scuola
politecnica Aristide Massardo, il presidente della Camera di
commercio Paolo Odone, l'imprenditore Davide Viziano, e
rappresentanti dei sindacati.
Discussione ampia: dagli scandali giudiziari alle crisi
industriali, dalla realizzazione del parco tecnologico di
Erzelli all'accesso al credito, dai dati della disoccupazioni e
in particolare quella giovanile alle difficoltà delle famiglie.
Con la percezione di "segnali positivi in atto" e la convinzione
di "un patrimonio di eccellenze professionali che perdurano sul
territorio", scrive la curia in una nota che rappresenta tutti i
partecipanti.
La riunione non doveva portare a decisioni, "ma condividere
prospettive possibili nei vari settori". L'incontro è stato
valutato positivamente e l'iniziativa verrà ripetuta con
riunioni a tema, "con la convinzione che solo insieme si può
costruire un domani migliore".
E dalla riunione è emersa anche la convinzione che è stata
avviata una fase di rinnovamento che non è più è possibile
pensare di crescere con gli investimenti pubblici.
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