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Comune e Provincia, 'no a Viterbo discarica del Lazio'

Comune e Provincia, 'no a Viterbo discarica del Lazio'

Contrari all'ampliamento autorizzato dalla Regione

ROMA, 23 maggio 2024, 20:41

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Siamo di fronte all'autorizzazione di un ampliamento che va ben al di là delle esigenze della Tuscia. Viterbo non può diventare la discarica del Lazio, come invece dai documenti programmatici regionali appare." Lo ha detto questa mattina il presidente della Provincia Alessandro Romoli, durante una conferenza stampa congiunta Comune-Provincia, incentrata sul recente provvedimento della Regione Lazio che autorizza l'ampliamento della discarica in località Le Fornaci, di Viterbo.
    Il progetto prevede un nuovo invaso da 550mila metri cubi, con una capienza utile di 640mila tonnellate di rifiuti abbancabili, provenienti dal conferimento di tutto. "Al di là delle difficoltà che la Regione Lazio vive nello smaltire i rifiuti, che non sono certo attribuiti alla provincia di Viterbo, riteniamo questo ampliamento profondamente sbagliato e porteremo avanti un'a zione legale per tutelare il territorio e gli interessi della Tuscia - ha continuato Romoli - L'invito è che questa azione non venga strumentalizzata come una questione politica. Qui parliamo di persone che svolgono un ruolo istituzionale e che si pongono una serie di azioni per tutelare l'interesse del territorio che rappresentano. Abbiamo già dato incarico all'avvocatura della Provincia di Viterbo di individuare una strategia che andrà poi concertata con gli altri sindaci della provincia. - ha concluso - L'azione legale è congiunta non soltanto con il comune di Viterbo. Ci stiamo coordinando per mettere insieme una serie di azioni che possano essere concertate con le varie amministrazioni e che possano avere effetti positivi per il territorio. Tra queste sicuramente il ricorso al Tar.
    A ribadire il secco no, anche la sindaca Frontini.
    "Viterbo è l'unica nel Lazio che ha approvato il piano provinciale di gestione dei rifiuti e ha individuato tutte quelle aree con fattori escludenti tout court. - ha sottolineato Frontini - La Tuscia ha fatto i compiti a casa e ha fatto la sua parte perché chiude il ciclo dei rifiuti su tutto il territorio provinciale; quindi, è inaccettabile che dobbiamo subire l'ennesimo ampliamento non per una nostra necessità ma per la negligenza degli altri. Dedicare la nostra discarica al fabbisogno regionale non è più accettabile perché lo abbiamo fatto per più di dieci anni, ed essere ancora costretti a sopportare il carico dei rifiuti romani è un qualcosa che questo territorio non si merita."
   

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