"Siamo di fronte all'autorizzazione
di un ampliamento che va ben al di là delle esigenze della
Tuscia. Viterbo non può diventare la discarica del Lazio, come
invece dai documenti programmatici regionali appare."
Lo ha detto questa mattina il presidente della Provincia
Alessandro Romoli, durante una conferenza stampa congiunta
Comune-Provincia, incentrata sul recente provvedimento della
Regione Lazio che autorizza l'ampliamento della discarica in
località Le Fornaci, di Viterbo.
Il progetto prevede un nuovo invaso da 550mila metri cubi, con
una capienza utile di 640mila tonnellate di rifiuti abbancabili,
provenienti dal conferimento di tutto. "Al di là delle
difficoltà che la Regione Lazio vive nello smaltire i rifiuti,
che non sono certo attribuiti alla provincia di Viterbo,
riteniamo questo ampliamento profondamente sbagliato e porteremo
avanti un'a zione legale per tutelare il territorio e gli
interessi della Tuscia - ha continuato Romoli - L'invito è che
questa azione non venga strumentalizzata come una questione
politica. Qui parliamo di persone che svolgono un ruolo
istituzionale e che si pongono una serie di azioni per tutelare
l'interesse del territorio che rappresentano. Abbiamo già dato
incarico all'avvocatura della Provincia di Viterbo di
individuare una strategia che andrà poi concertata con gli altri
sindaci della provincia. - ha concluso - L'azione legale è
congiunta non soltanto con il comune di Viterbo. Ci stiamo
coordinando per mettere insieme una serie di azioni che possano
essere concertate con le varie amministrazioni e che possano
avere effetti positivi per il territorio. Tra queste sicuramente
il ricorso al Tar.
A ribadire il secco no, anche la sindaca Frontini.
"Viterbo è l'unica nel Lazio che ha approvato il piano
provinciale di gestione dei rifiuti e ha individuato tutte
quelle aree con fattori escludenti tout court. - ha sottolineato
Frontini - La Tuscia ha fatto i compiti a casa e ha fatto la sua
parte perché chiude il ciclo dei rifiuti su tutto il territorio
provinciale; quindi, è inaccettabile che dobbiamo subire
l'ennesimo ampliamento non per una nostra necessità ma per la
negligenza degli altri. Dedicare la nostra discarica al
fabbisogno regionale non è più accettabile perché lo abbiamo
fatto per più di dieci anni, ed essere ancora costretti a
sopportare il carico dei rifiuti romani è un qualcosa che questo
territorio non si merita."
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