Uno smartwatch collegato direttamente
alla centrale operativa del Comando Provinciale Carabinieri di
Roma che, indossato dalla vittima di atti persecutori o comunque
di violenza di genere, può essere attivato direttamente dalla
stessa che si veda in pericolo ma anche in automatico in caso di
aggressione. E' quanto previsto nel progetto pilota presentato
oggi in Procura, a Roma, nell'ambito di un protocollo siglato
dal procuratore capo Francesco Lo Voi e il generale Marco Pecci,
a capo del Comando dell'Arma. L'orologio, in questa prima fase,
verrà dato ai casi più delicati e poi con l'entrata a regime
verrà diffuso in modo più ampio.
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