"Sono stati abbattuti 15 alberi sul
piazzale del Pincio. E tra essi 6 pini colossali che
costituivano l'essenza stessa della spettacolare esposizione
arborea del Pincio". A renderlo noto è Italia Nostra Roma.
"Al di là dei vincoli paesaggistici e monumentali che
avvolgono l'intero complesso del Valadier, il Sancta Sanctorum
del paesaggio romano conosciuto in tutto il mondo, è stato
stravolto da un intervento drastico, con abbattimenti nemmeno
scaglionati nel tempo per evitare l'improvvisa modifica del
paesaggio e lasciando forti dubbi sull'effettiva necessità di un
intervento così devastante.
I pini erano stati curati dalla Toumeyella e dunque si stenta a
credere che fossero tutti malati irrecuperabili. Ciascuno di
quegli alberi, ma principalmente ciascuno di quei pini, era un
vero "monumento".
Confrontare l'oggi con la realtà di ieri lascia esterrefatti
e con profondo dolore. Della demolizione di questi "monumenti"
si chiede di conoscere ogni dettaglio, ogni passaggio
amministrativo e burocratico. Se ancora si può
parlare di democrazia a Roma. Mentre quei tronchi andrebbero
lasciati dove sono affinché chiunque esperto possa farsi il
proprio giudizio sulla ineluttabilità di quelle "demolizioni".
Il Comune faccia chiarezza. Spieghi bene la sua strategia. Cessi
dal procedere oltre con interventi del genere, in attesa di ogni
chiarimento scientifico. La Soprintendenza statale di Roma a sua
volta intervenga con tutti i suoi poteri su quanto accaduto nei
giorni passati e su quanto potrebbe accadere domani", conclude
l'associazione ambientalista.
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