L'Enpam, Ente di previdenza ed
assistenza dei medici e degli odontoiatri, ravvisa, "sul fronte
immobiliare, gli effetti positivi determinati dal processo di
dismissione del patrimonio residenziale romano della Cassa,
insieme al processo di alienazione del patrimonio immobiliare
del resto d'Italia, con l'operazione 'Project Dream'. In
particolare, quest'ultima procedura di vendita, per la quale è
stato già siglato un contratto preliminare con il gestore
americano Apollo del valore di 842 milioni, porterà una
plusvalenza netta per l'Ente di 156 milioni". Lo si legge nella
nota con cui l'Enpam ha dato stamani notizia dell'approvazione,
da parte dell'Assemblea nazionale, del bilancio preconsuntivo
2021 e del bilancio di previsione per il prossimo anno. La
Cassa, inoltre, evidenzia come, "anche nel prossimo anno, si
faranno sentire gli effetti della cosiddetta 'gobba
previdenziale', con un numero sempre crescente di 'camici
bianchi', in particolare nell'ambito della medicina generale,
che maturerà i requisiti per la pensione". Si tratta di "un
fenomeno ampiamente monitorato e preventivato dai nostri
attuari" a giudizio del presidente Alberto Oliveti, che
aggiunge: "Ci siamo preparati per tempo per affrontare una
'curva' di spesa pensionistica che arriverà al culmine nel giro
di qualche anno, per poi tornare a un'inversione di tendenza".
Nel 2022 è prevista una spesa per pensioni stimata in circa 2,7
miliardi, cioè il 15,69% in più, rispetto ai dati del bilancio
preconsuntivo del 2021 e, prosegue l'Enpam, "a fronte di tutto
ciò però, sempre per il 2022, si stimano entrate contributive
per circa 3,1 miliardi, un dato in aumento dell'1,36% rispetto
al bilancio preconsuntivo 2021". È questo, segnala la nota, un
"incremento determinato per un verso dall'innalzamento di un
punto percentuale delle aliquote che, l'anno prossimo,
riguarderanno la medicina generale e la specialistica
ambulatoriale, e dall'altro perché si era stimato che la
situazione emergenziale causata dalla pandemia da Covid-19
avrebbe inciso in maniera più rilevante di quello che poi è
stato sui redditi dei liberi professionisti e, di conseguenza,
sulle entrate contributive".
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