Scoprire che la genitorialità non
corre parallelamente alla carta d'identità. Un sogno che non
diventa solo realtà, ma gioia pura, amore e continua scoperta
con un comprensibile pizzico di apprensione per quello che sarà
in 'Va dove ti porta il fiore' firmato da Angela e Mauro De
Cesare. Una storia meravigliosa nel quale due genitori
cinquantenni dopo aver cresciuto due maschietti, Marco e Simone,
un giorno, a un'ora che non sanno, in un giorno, un mese e un
anno che non sanno, si innamorano di un fiore dai petali gialli,
una bambina con i capelli color dell'oro, Chiara, che vive in
una casa famiglia a Roma. E scoprono che il loro sogno è quello
di averla nel loro giardino. Con forza, senza mai mollare,
vivono le tappe dell'adozione. Scavati da psicologi e assistenti
sociali, mentre il fiore dai petali gialli vive in altalena,
soffrendo tra false speranze, illusioni, forse certezze. Non
solo un libro: le fiabe sono storie, le storie sono fiabe.
Raccontarle è bello, ascoltarle fa bene, ti aiutano a vivere più
liberamente. Perfino con leggerezza. E scopri quanto possa
essere bello dare acqua, giorno dopo giorno, a un fiore dai
petali gialli che felice, riuscirà a volgere lo sguardo e
sentirsi illuminato dal sole. Un racconto coinvolgente e pieno
di sentimenti, scritto con un linguaggio semplice, presentato
con ironia e saggezza e con l'ottica di una normale persona che
si approccia al mondo dell'adozione. "Ci siamo resi conto che
esistono i figli della pancia, e quelli del cuore. Ma come li
metti, li metti, sono uguali in tutto e per tutto". Leggendo il
libro ci si immerge in uno spaccato tenero, ma realistico, che
racconta come l'adozione è una cosa meravigliosa, è alchimia, è
un amore che si costruisce e si sceglie di giorno in giorno ma è
anche paura, ansia, attesa, emozioni contrastanti. "Va dove ti
porta il Fiore" è un libro che non ti lascia tranquillo, ti fa
pensare. A chi si rivolge? A tutti. Alle famiglie che intendono
adottare o quelle che si trovano nel bel mezzo dell'adozione, è
un testo che va regalato sicuramente alla famiglia allargata: ai
nonni, zii, amici e parenti che intendono conoscere di più di
questo mondo in modo da accogliere il bambino preparati e ben
disposti.
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