Coppe d'oro e d'argento, gioielli,
sofisticate armi da grande parata. Ma anche tanti oggetti in
prezioso avorio, ricchi utensili in bronzo, carri, persino un
trono regale interamente ricoperto da lamine di bronzo.
Magnificenti e regali tornano visibili al pubblico dopo più di
otto anni al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia i corredi
principeschi del tombe di Palestrina. E il nuovo modernissimo
allestimento, nelle sale della adiacente Villa Poniatowski,
rende merito alla ricchezza di un patrimonio d'archeologia tanto
prezioso quanto forse ancora poco conosciuto da grande pubblico.
Conosciuti come la Tomba Barberini e la Tomba Bernardini, i due
straordinari corredi, tra i più ricchi mai scavati, con oggetti
che arrivano dalla Fenicia, dalla Grecia, dalla Siria,
appartengono entrambi al Periodo Orientalizzante e risalgono più
o meno all'inizio del VII secolo a.C., circa quindi 2.700 anni
fa: "Parliamo di principi, ma forse si trattata di re - spiega
il direttore del museo, Valentino Nizzo - sicuramente dei
guerrieri, come indicano anche le bellissime spade".
Monarchi che nella loro sepoltura, così come doveva essere
stato in vita, si potevano circondare "da quanto di meglio e di
più bello c'era allora a disposizione nel mondo Mediterraneo.
Quello che si vede qui è quello che c'era nei palazzi dei grandi
monarchi di allora". E così ricchi e potenti i principi di
Palestrina dovevano esserlo diventati esercitando con grandi
capacità il controllo del territorio, delle vie di transito e
delle risorse legate a queste terre e a queste strade. Tanto da
potersi poi circondare di uno sfarzo se possibile anche più
esuberante dei loro vicini Etruschi sull'opposta sponda del
Tevere.
Scoperte entrambe alla fine dell''800, le due tombe sono
entrate nella collezione del Museo Etrusco sin dai primi del
'900. Dopo il furto dei gioielli Castellani, nel 2013 si decise
di metterli al riparo. Il nuovo allestimento, con vetrine
all'avanguardia anche per la sicurezza, ha consentito di
riportarli in esposizione. A partire da venerdì 24 settembre
villa Poniatowski torna ad aprire le sue porte ogni venerdì,
fino alla fine di ottobre al mattino e al pomeriggio, poi solo
il pomeriggio dalle 15 alle 18.
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