''E' un' opera molto intima ed è
anche molto attuale, la donna che viene tradita o che si suicida
per amore c'è anche oggi. Non è mai antica o datata. Grande
interiorità, romanticismo e passione, questo è l'elemento
principale di Madama Butterfly''. Donato Renzetti parla così del
capolavoro di Giacomo Puccini che venerdì 16 luglio e nelle
quattro repliche dirigerà al Circo Massimo per la stagione
estiva del Teatro dell'Opera di Roma con la regia di Alex Ollé,
il soprano Corinne Winters e il tenore Saimir Pirgu.
"Sono molto affezionato a Madama Butterfly - dice all'ANSA il
maestro abruzzese, che ha alle spalle una carriera brillante di
quasi mezzo secolo anni con le orchestre più prestigiose sui
principali palcoscenici italiani e internazionali -. E' la prima
opera che vidi da bambino e rimasi folgorato da Puccini. E' un
lavoro pieno di sentimento e io sono così, molto romantico e
sensibile''. Renzetti, 71 anni, torna all'Opera di Roma dopo
"Tosca", l'altro titolo iconico pucciniano che lo ha portato sul
podio del Costanzi nella stagione 2015/2016. Questa volta, però,
a fare la differenza è il grande scenario archeologico nel cuore
della Capitale. ''Lavorare all'aperto comporta una serie di
difficoltà - osserva - Cambiano le distanze, gli anticipi e
altri aspetti tecnici che il pubblico non può cogliere''. E
anche se precisa che questa sarà la sua ultima volta all'aperto,
spiega di avere acquisito molta esperienza grazie alle tante
occasioni in cui ha diretto all'Arena di Verona.
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