In occasione della Giornata della
Ricerca Italiana nel Mondo del 15 aprile, il Festival delle
Scienze di Roma prodotto dalla Fondazione Musica per Roma
realizza, in collaborazione con il ministero dell'Università e
della Ricerca e con il patrocinio del ministero degli Affari
Esteri e della Cooperazione Internazionale, una vera e propria
maratona scientifica in streaming dalle 10:00 alle 20:30 con 16
incontri, 55 relatori, 3 ministeri e 14 partner scientifici. I
collegamenti avverranno da tutto il mondo: dall'Artico,
dall'arsenale di Venezia, dai laboratori del Gran Sasso, al
Cern, dall'Etna a Parigi, da Boston alla Florida e Chicago.
Andrà in diretta sul sito www.festivaldellescienzeroma.it e
sulla pagina www.facebook.com/FestivaldelleScienzeRoma in
italiano e inglese. Ad aprire la manifestazione l'amministratore
delegato della Fondazione Musica per Roma, Daniele Pittéri, con
i ministri Maria Cristina Messa, Luigi Di Maio ed Enrico
Giovannini.
L'iniziativa prevede la partecipazione delle maggiori
istituzioni scientifiche e la presenza di molte personalità di
rilievo della ricerca italiana, come Fabiola Gianotti del Cern,
l'astrofisica Sandra Savaglio, l'architetto Carlo Ratti, la
virologa Ilaria Capua, il direttore della Sissa Stefano Ruffo,
la vicedirettrice della Divisione di fisica applicata e
tecnologia dei superconduttori presso il Fermilab, Anna
Grassellino e l'astrofisica Marica Branchesi, inoltre ci saranno
collegamenti in diretta dalla sala di monitoraggio per le
eruzioni dell'Etna, dalla sala sismica e di allerta tsunami di
Roma, fino ad arrivare alla stazione dirigibile in artico nelle
Isole Svalbard e all'Istituto di Scienze marine dell'Arsenale di
Venezia.
"L'emergenza che stiamo attraversando ha, da una parte,
riportato la ricerca al centro delle nostre vite e, dall'altro,
reso evidente come lo scambio e la collaborazione siano
fondamentali per raggiungere obiettivi strategici" dice il
ministro dell'Università e della ricerca, Maria Cristina Messa.
"Per questo, migliorare e incentivare la mobilità temporanea dei
nostri ricercatori verso l'estero e attrarre giovani studenti
stranieri nelle nostre università ed enti di ricerca è un'azione
che non possiamo più rimandare".
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