Dalla Nike greca alle diverse
Vittoria d'epoca romana fino al più celebre tra i ritrovamenti
dell'età moderna. È il viaggio che la Delegazione Fai di Roma,
in collaborazione con Fondazione Brescia Musei, dedica alla
Vittoria alata di Brescia, venerdì 11 dicembre alle 18, con lo
speciale appuntamento online "Sotto il segno della Vittoria. La
Vittoria alata di Brescia: dalla scoperta al nuovo
allestimento".
Come racconteranno gli studiosi Marcello Barbanera, direttore
del Museo dell'Arte Classica e presidente del Polo museale La
Sapienza, e Francesca Morandini, archeologa della Fondazione
Brescia Musei, la splendida statua in bronzo della Vittoria
alata, trovata a nel capoluogo lombardo nel 1826, è per
composizione, conservazione e materiale una delle opere più
straordinarie dell'arte romana, per l'eleganza del gesto,
l'armonia delle forme e per la sua storia che la porta a essere
testimone di un lungo viaggio nello spazio e nel tempo.
Creata per la città di Brescia, dove in età romana era
esposta alla vista dei cittadini, donata da un imperatore per
ricordare una sua impresa. La durata di questa sua prima vita -
tre secoli e mezzo - è però breve se paragonata al lungo oblio
seguito al suo nascondimento per ragioni ancora incerte.
Con la sua riscoperta, ha inizio una seconda vita. Una vita
frenetica, che l'ha posta al centro della ribalta
internazionale. Dopo anni, i Civici Musei di Brescia hanno dato
l'incarico al professor Marcello Barbanera di effettuare nuovi
studi e di guidare i restauri, effettuati presso l'Opificio
delle pietre dure di Firenze. Tornata a Brescia, ad attenderla
era già pronta la grande "festa" per la nuova collocazione alla
presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Ma,
causa pandemia, l'inaugurazione ufficiale è stata rimandata. La
conferenza del FAI sarà il racconto del recupero dell'opera
(Info e prenotazioni:
https://www.fondoambiente.it/eventi/sotto-il-segno-della-vittori
a).
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