Una 'santa alleanza' in piedi da
cinque decenni tra grande e piccolo schermo "che ha come
segreto, fidarsi ciecamente uno dell'altro, non invadere i campi
reciproci quando non è il caso, ma farlo violentemente quando
c'è bisogno e di conseguenza di litigare tutti i giorni". Così
Antonio Avati, produttore, soggettista e sceneggiatore, spiega
sorridendo all'ANSA i punti di forza del sodalizio artistico
che lo lega al fratello, regista e sceneggiatore, Pupi. Un
legame celebrato ieri dal Sindacato Nazionale Giornalisti
Cinematografici con la consegna di due Nastri d'argento speciali
per 50 anni di cinema. Un percorso che li riporterà a fine
primavera in sala con un ritorno al genere più frequentato agli
esordi, l'horror, ne Il signor diavolo, distribuito da 01.
La serata evento organizzata con CSC-Cineteca Nazionale e
Luce Cinecittà e la partecipazione di Anica, ha regalato alla
platea piena della Casa del Cinema tanti esilaranti aneddoti
raccontati dal regista (che ha compiuto il 3 novembre 80 anni).
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