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Esplosione in distributore, identificata la seconda vittima

Esplosione in distributore, identificata la seconda vittima

L'incidente sulla Salaria nel Reatino - VIDEO

ROMA, 05 dicembre 2018, 14:57

Redazione ANSA

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La dinamica dell 'esplosione al distributore di benzina sulla Salaria - RIPRODUZIONE RISERVATA

La dinamica dell 'esplosione al distributore di benzina sulla Salaria - RIPRODUZIONE RISERVATA
La dinamica dell 'esplosione al distributore di benzina sulla Salaria - RIPRODUZIONE RISERVATA

Manca ancora l'ufficialità, attraverso l'esame del dna che è in corso, ma i Carabinieri di Rieti hanno identificato la seconda vittima dell'esplosione avvenuta nel primo pomeriggio di ieri nell'area di servizio di Borgo Quinzio. A quanto ha appreso l'ANSA da fonti giudiziarie il corpo carbonizzato, trovato vicino al distributore, è quello di Andrea Maggi, 38 anni, di Montelibretti (Roma). La sua auto, una Opel Corsa, è stata trovata nei pressi dell'area di servizio.

Ieri poco dopo l'ora di pranzo un'autocisterna ferma ad un distributore sulla via Salaria, all'altezza del comune di Fara Sabina, nel Reatino, è stata avvolta dalle fiamme, probabilmente propagatesi durante le operazioni di travaso del gpl. L'allarme è scattato quasi immediatamente e sul postosono intervenuti i vigili del fuoco. I primi ad arrivare quelli della squadra di Monte Libretti, ai quali si aggiunge il collega Stefano Colasanti, solo di passaggio nel tragitto che l'avrebbe dovuto portare a Monterotondo, a nord di Roma, per far revisionare un mezzo dei pompieri. Vede la situazione d'emergenza e si ferma per dare aiuto. I pompieri provano a domare le fiamme, ma l'esplosione li travolge e li scaraventa a decine di metri di distanza. Per Colasanti non c'è niente da fare, mentre 7 vigili del fuoco restano feriti, insieme con altre 11 persone, tra cui alcuni operatori del 118.

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Le fiamme, raccontano gli inquirenti, hanno oltrepassato la Salaria propagandosi per un centinaio di metri, a due passi dalle case. E proprio lì è stato trovato il cadavere della seconda vittima dell'esplosione. Da capire ancora se l'uomo - che in serata non era stato ancora identificato - si trovasse già in quell'area o se sia stato sbalzato dall'onda d'urto del boato. Quel che resta sulla Salaria, al buio e illuminata solo dalle fotocellule dei soccorritori, sono le carcasse distrutte e carbonizzate dell'autocisterna e di un'autopompa dei vigili del fuoco. "È stato terribile - raccontano i residenti delle abitazioni a ridosso della strada -. Abbiamo sentito un boato fortissimo, pensavamo fosse il terremoto". Le operazioni di bonifica dell'area andranno avanti per tutta la notte, con il sindaco Davide Basilicata che ha predisposto una zona rossa in attesa dei risultati e delle comunicazioni dei pompieri per un'eventuale, ma improbabile, evacuazione. Domani mattina, invece, riprenderanno i rilievi tecnici. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, anche carabinieri, polizia, Croce Rossa e Protezione Civile. "Le vittime accertate sono due e i feriti 18 - afferma in serata il questore di Rieti, Antonio Mannoni -. Non ci sono dispersi anche se sono in corso approfondimenti su una persona di cui non è ben chiaro se si siano perse le tracce". La procura della Repubblica ha aperto un fascicolo, ma solo nei prossimi giorni si conoscerà l'ipotesi di reato. Prima bisognerà accertare cosa sia successo nel distributore, cosa abbia provocato prima le fiamme e poi l'esplosione. Poi accertare responsabilità ed eventuali negligenze che sono costate la vita a due persone e che, per una pura fatalità, non si sono trasformate in una strage.

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