Il tribunale del Riesame di Roma si è
riservato di decidere in merito alla istanza di scarcerazione
presentata dai difensori di Roberto Spada, l'uomo arrestato il 9
novembre scorso per avere aggredito due giorni prima un
giornalista della Rai e un cameraman ad Ostia. Nei suoi
confronti il giudice per le indagini preliminari Anna Maria
Fattori ha riconosciuto nei confronti di Spada la violenza
privata aggravate dal metodo mafioso e dai futili motivi.
Nel corso dell'udienza davanti al tribunale della Libertà, i
pm della Dda Giovanni Musarò e Ilaria Calò hanno ribadito,
depositando anche una memoria, la sussistenza del metodo mafioso
nell'azione di Spada che non era presente in aula ed è
attualmente detenuto nel carcere di Tolmezzo in provincia di
Udine. Dal canto suo il difensore dell'arrestato ha chiesto la
revoca dell'ordinanza cautelare o in subordine i domiciliari.
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