La Corte di Cassazione ha annullato
il provvedimento con cui il tribunale del Riesame, nell'aprile
scorso, ha disposto gli arresti domiciliari per Raffaele Marra,
ex capo del personale del Comune di Roma e attualmente sotto
processo per corruzione. La Suprema Corte ha anche disposto il
rinvio al tribunale del Riesame per una nuova valutazione sul
provvedimento. Secondo quanto reso noto dai difensori di Marra,
per i giudici della Cassazione mancano le esigenze cautelari e
"quindi appare consequenziale che anche l'obbligo di firma,
deciso dalla II sezione penale nel luglio scorso, sia viziato
dalla stessa problematica visto che si parla di pericolo di
recidiva". Domani, intanto, è fissata una nuova udienza del
processo che vede imputato anche l'imprenditore Sergio
Scarpellini. Secondo la Procura, Marra acquistò nel 2013 un
appartamento a Roma con una parte di soldi provenienti dai conti
correnti personali dell'imprenditore.
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