"Le nostre cattedrali sono vuote": una
frase del regista Ermanno Olmi dà lo spunto al parroco della
Basilica dei Santissimi Apostoli, fra Agnello Stoia, per
chiedere attenzione sul dramma che da un mese si vive nell'atrio
della chiesa. Il sacerdote ha scritto una lettera proprio al
regista: "E' dal 10 agosto che l'atrio della nostra basilica
ospita un centinaio di sfrattati, tra loro donne e bambini.
Hanno posto tende dove un tempo alloggiavano i pellegrini,
venuti da lontano per venerare Filippo e Giacomo apostoli". "Ma
in questi giorni, ormai si compie il mese, questo spazio è pieno
di gente che attende che si aprano porte". "Non so quando e come
si compirà questa storia, so solo che per adesso questo spazio è
un luogo dove si accoglie e ci si incontra: cristiani e
musulmani, frati e non credenti, patrizi e immigrati". "Se passa
per Roma - scrive fra Agnello a Olmi -, venga a trovarci. Faccia
presto, anche se spero non trovi più qui questi amici ancora ad
attendere che si aprano porte".
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