"Gli appalti della pubblica
amministrazione sono stati gestiti come fette di una caciotta,
un qualcosa da spartire e non certo facendo attenzione al bene
comune". Lo ha detto il procuratore aggiunto Paolo Ielo, nel
corso della requisitoria nel processo a Mafia Capitale.
Parlando della gestione delle gare pubbliche il magistrato ha
aggiunto che "in questa storia, in nome dell'emergenza si è
passati troppe volte sopra le regole". Nell'udienza di oggi si
concluderà la requisitoria della Procura e nel pomeriggio sono
attese le richieste di condanne per i 46 imputati del
maxiprocesso al "Mondo di mezzo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA