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Roma: manda via assessore incinta, polemiche su municipio M5s

Roma

Roma: manda via assessore incinta, polemiche su municipio M5s

Presidente, "per tre mesi non ha lavorato, avocato a me deleghe"

ROMA, 13 febbraio 2017, 20:35

Redazione ANSA

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Ha suscitato polemiche la decisione della presidente del IV Municipio Roberta Della Casa di revocare le deleghe a Bilancio e Trasparenza dell'assessore Emanuela Brugiotti attualmente in maternità. Il Pd capitolino si augura che non sia vero, così Forza Italia, ma la minisindaca spiega le motivazioni che l'hanno portata ad agire così: "Sono donna e mamma di due bambini, so che si possono conciliare lavoro e famiglia. In questo caso purtroppo non è stato possibile". "Quando ho nominato l'assessore Brugiotti a fine giugno sapevo che era incinta - spiega Della Casa - dato che appoggio l'ingresso delle donne nel mondo del lavoro, siamo rimaste d'accordo che si sarebbe assentata un mese o due. Prima della gravidanza mi ha comunicato che si sarebbe dovuta assentare prima e quindi insieme abbiamo cercato delle soluzioni. Le ho tolto la delega al bilancio, dovevamo votare, ed è rimasta con quella alla Trasparenza. Eravamo d'accordo per una sua collaborazione a distanza, da casa che però non c'è stata. In questi tre mesi non ha collaborato in alcun modo, nemmeno comunicandomi gli obiettivi per il 2017. Oggi sarebbe dovuta rientrare ma mi è arrivata una sua mail nella quale scriveva che non sapeva dirmi quando sarebbe rientrata.

Per il momento ho io le deleghe". La presidente si difende dalle accuse di discriminazione: "Non esiste una cosa del genere, non ho problemi a incontrarla e a bere un caffè per gioire per la nascita della sua bambina". "Una scelta incomprensibile e offensiva verso le donne e perfino contraria alla nostra carta Costituzionale, che all'articolo 31 protegge la maternità, dicono le consigliere dem in Assemblea Capitolina Michela Di Biase, Valeria Baglio e Ilaria Piccolo. Per Antonello Aurigemma (Fi) la notizia "sarebbe grave e discriminatoria, se fosse vera". Ma la presidente torna a ripetere: "Nessuna discriminazione ma solo la necessità di mandare avanti la macchina amministrativa".
   

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