"Sono trascorsi ormai sei mesi dalla
sparizione del nostro Giulio. Siamo qui a chiedere sempre più
forte verità e giustizia". Sono le parole di Paola e Claudio
Regeni durante un collegamento telefonico con il Pantheon dove,
alle 19:41 (orario della sparizione del ricercatore italiano al
Cairo sei mesi fa) sono state accese decine di fiaccole per
ricordare il giovane. "Grazie a tutti coloro che hanno
organizzato la fiaccolata e a tutti coloro che sono lì in piazza
a Roma - ha detto la madre -. Anche noi abbiamo acceso delle
piccole fiaccole. Sempre e ancora giallo per lui". "Ad oggi non
sappiamo ancora perché Giulio sia stato ucciso. Da parte delle
autorità egiziane non c'è stata affatto la collaborazione
promessa, negandoci di accedere agli atti del fascicolo e
ottenere il traffico delle celle telefoniche - affermano i
genitori in un messaggio inviato agli organizzatori -. Avevamo
chiesto anche se è vero che esistano due fascicoli aperti su
Giulio, ma neanche a questa domanda abbiamo ottenuto risposta".
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