Un gruppo di iscritti M5S di Roma
sospesi o espulsi prima delle Comunarie online per scegliere i
candidati alle amministrative sta valutando azioni legali nei
confronti del Movimento, accusato di aver compiuto
"un'epurazione". Lo ha annunciato l'avvocato Paolo Palleschi,
attivista dal 2012 nel II Municipio di Roma, espulso il 1
febbraio, come ha riferito. "I capibastone romani hanno fatto
liste di proscrizione per eliminare chi rappresentava un
problema per l'establishment", sostiene Palleschi. Il legale
sarebbe stato escluso "perché da cattolico ero inviso alla
fazione Lgbt, fortissima in M5S". Tra i casi citati da Palleschi
anche quello del professore Antonio Caracciolo, sospeso poco
prima delle 'Comunarie' perché accusato di negazionismo
dell'Olocausto.
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