"La nostra sede non può essere paragonata all'appartamento di un privato. Questo palazzo è un bene artistico dal quale partono numerose iniziative umanitarie". A parlare è il direttore del Corpo italiano di soccorso dell'ordine di Malta (Cisom), Mauro Casinghini dopo la bufera sugli affitti a canoni irrisori di beni del Comune di Roma. Il palazzo, un edificio di epoca medievale che sorge nel Foro di Augusto, ed è chiamato Casa dei Cavalieri di Rodi, e non di Malta, "poiché nel 1460, quando venne dato in uso al Sovrano militare ordine di Malta i cavalieri non erano ancora arrivati a Malta", spiega. "Nel tempo è divenuto un convento e poi è tornato nel 1946 all'ordine di Malta - dice Casinghini - Il canone concessorio è rimasto quello del 1946. Paghiamo al mese 15 euro circa. Ma non ci siamo mai opposti a un aumento. Mi preme però sottolineare che il nostro vero canone sono le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria che per questo stabile, due piani e una cappella, si aggirano sui 30mila euro annui. Soldi che spendiamo noi, ovviamente".
Il direttore del Cisom sottolinea che "la sede, dove lavorano una quindicina di persone, è aperta due volte a settimana al pubblico, che col Comune di Roma svolgiamo attività culturali e che la cappella è aperta ogni domenica per la messa alle ore 11.
Ma soprattutto - ci tiene a dire con orgoglio - è da questa sede che parte il coordinamento italiano e internazionale dei soccorsi umanitari nel canale di Sicilia e nel mar Egeo, dove c'è l'emergenza profughi. Non solo, in questa sede viene coordinata la distribuzione di pasti ai senzatetto di Roma che avviene tutti i martedì e giovedì sera, per migliaia di pasti l'anno".
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