"Ama ha bisogno di farsi impresa
industriale perché la componente di trattamento e smaltimento
dei rifiuti nei prossimi 15 anni sarà imponente, per un valore
compreso tra un miliardo di euro di investimenti e 2,5 miliardi
di costi". Così il presidente di Ama Daniele Fortini.
"Queste somme chiedono capitali finanziari ingenti e la
capacità di essere imprenditori - spiega - Ama da sola, per la
sua cultura e per il suo essere azienda di servizi non può
sprigionare tutte queste caratteristiche ed ha bisogno di una
compartecipazione come aveva stabilito l'assemblea capitolina
quando ha rinnovato all'azienda una concessione di 15 anni".
"Per i prossimi 15 anni dobbiamo pensare ad una città che di 23
milioni di tonnellate di rifiuti che produrrà, se non cambiasse
niente, 16 li manderebbe in tutta Italia e in tutto il mondo.
Invece dobbiamo tenerceli in casa e produrre ricchezza e
occupazione e al contempo recuperare risorse che faranno
risparmiare soldi ai cittadini" conclude Fortini.
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