"Avevo sempre affermato, pur non
essendo un esperto di giurisprudenza, che sulla base delle
normative nazionali e comunitarie fosse un dovere del sindaco
trascrivere un documento di un'unione avvenuta all'estero di due
cittadini della mia città. Per me non è assolutamente una
sorpresa, non credo ci sia stato mai un momento in cui ho
mostrato un minimo dubbio sulla mia certezza". Così il sindaco
di Roma Ignazio Marino commentando l'accoglimento da parte del
Tar del Lazio del ricorso di alcune coppie contro l'annullamento
disposto dal Prefetto della trascrizione della loro unione
contratta all'estero nel registro dell'Unioni Civili del Comune
di Roma.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA