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San Filippo Neri: troppe ferie, chiude Cardiochirurgia

San Filippo Neri: troppe ferie, chiude Cardiochirurgia

Pazienti spostati in altri tre ospedali

13 settembre 2014, 09:14

Redazione ANSA

ANSACheck

Veduta esterna del San Filippo Neri - RIPRODUZIONE RISERVATA

Veduta esterna del San Filippo Neri - RIPRODUZIONE RISERVATA
Veduta esterna del San Filippo Neri - RIPRODUZIONE RISERVATA

Periodo estivo, ferie che si accavallano. E il reparto di Cardiochirurgia dell'ospedale San Filippo Neri di Roma, per non correre il rischio che il sottorganico possa mettere a repentaglio la salute dei pazienti, deve chiudere temporaneamente i battenti, spostando i malati in altre strutture. Il Piano di rientro della sanità, insomma, quello che deve cercare di tenere insieme i conti e l'offerta di salute, "non c'entra nulla" assicura la Regione Lazio, rinviando al mittente le accuse mosse dalla Uil. Il sindacato infatti, con una nota del segretario regionale Fpl Paolo Dominici, aveva denunciato "la cessazione delle attività della gloriosa Cardiochirurgia", a causa appunto del "Piano di rientro dal disavanzo sanitario" che sta "causando i primi effetti di disagio a malati e lavoratori". Perché l'accusa della Uil è anche quella di "non aver anticipatamente coinvolte le organizzazioni sindacali sulla riorganizzazione e il conseguente ricollocamento dei lavoratori". "Trovo gravissimo - la replica del commissario straordinario del San Filippo Angelo Tanese - che la Uil utilizzi in modo strumentale notizie non veritiere per creare allarme: la temporanea sospensione - spiega il dirigente - si è resa necessaria in modo del tutto imprevedibile e urgente a seguito di situazioni di rischio segnalate dagli stessi operatori". Quali? "I chirurghi e gli anestesisti, l'8 settembre scorso - afferma Tanese - avevano rappresentato una situazione di difficoltà di organico legata alle ferie. Quando i professionisti stessi comunicano che c'è un livello organizzativo che non rispetta gli standard bisogna tutelare la salute dei pazienti", quattro in tutto, che hanno preso due la via del Gemelli e due quella del San Camillo, mentre al 118 è stato comunicato di non portare al San Filippo, almeno per ora, pazienti con criticità cardiochirurgiche. Lo stesso reparto, a quanto pare da prima di agosto, si trova inoltre senza primario, "sospeso per sei mesi dall'attività - sottolinea oggi la Regione in una nota - con un provvedimento disciplinare" che comunque, a quanto trapela dal muro del riserbo, non sarebbe in alcun modo legato a vicende legate alla salute dei pazienti ma, riferiscono diverse fonti sanitarie, a questioni legate ai regolamenti interni della struttura ospedaliera e alla sua organizzazione.

"E' il momento di lavorare tutti insieme per rilanciare il San Filippo Neri,che è presidio ospedaliero di eccellenza" la conclusione di Tanese. Per ora, in ogni caso, non sarebbe prevista una data esatta di riapertura della Cardiochirurgia del San Filippo ma in Regione assicurano che non c'è alcuna intenzione di indebolire il nosocomio, ma anzi si vuole dare "una nuova missione allo storico ospedale sulla Trionfale che resta un punto di riferimento".

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