Il Tarvisiano e, in generale, la Valcanale e il Canale del Ferro sono luoghi dove non solo l'occhio e lo spirito trovano la loro parte, ma anche il palato. Proprio qui, infatti, il secolare genuino incontro tra la tradizione culinaria di montagna, rappresentata dalla cucina friulano-carnica, carinziana e slovena, e i sapori del Mediterraneo rivela i suoi frutti migliori, raggiungendo equilibri e sfumature eccezionali.
Nella scoperta dei sapori del Tarvisiano, dunque, non possono mancare un ghiotto piatto di gnocchi di zucca o una deliziosa zuppa di funghi, magari servita nella tipica scodella di pane. Sul fronte dei secondi piatti, imperdibile è il gulasch, spezzatino di manzo cotto con cipolle, maggiorana e paprica, o la "versione" ancor più tradizionale, chiamata szegediner gulasch, preparata con muscolo o collo di maiale, paprica dolce e accompagnata da crauti e gnocchi di farina.
Per non parlare del frico, l'immancabile piatto caratteristico friulano a base di formaggio sciolto in padella e accompagnato dalla polenta, e il grafus, piccole polpette fritte nello strutto a base di un impasto di fegato, mele, pane raffermo, uva sultanina, buccia di limone grattugiata, sale o zucchero. Come non assaggiare infine la sasaka, l'antico spuntino dei boscaioli della Valcanale. Si tratta di una crema, solitamente spalmata su fette di pane di segale, a base di una miscela di lardo, pancetta, cipolla, sale e pepe bagnati con del vino dove è stato fatto precedentemente macerare dell'aglio bianco. Una vera e propria prelibatezza, certa non proprio adatta per una dieta dimagrante, ma che è segnalata addirittura dalla Fondazione Slow Food.
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