Un'abbazia millenaria, nel verde della pianura friulana, un borgo nato attorno all'antico monastero: ecco Sesto al Reghena. Tutto ha inizio alla metà dell'VIII secolo, nell'ultima fase dell'età longobarda, quando tre fratelli fondarono l'abbazia benedettina di Santa Maria di Sesto.
Nella cripta, troviamo echi di Bisanzio nelle due lastre di marmo greco; nordica, invece, è la Madonna che tiene sulle ginocchia il figlio con un enorme squarcio nel costato. Presente anche un esempio di arte longobarda dell'VIII secolo, l'urna di Sant'Anastasia. Nell'abside e nel transetto, un ciclo di affreschi della scuola di Giotto. Proprio in questi mesi si stanno effettuando importantissimi restauri che, oltre a riportare i colori all'antico splendore, stanno rivelando particolari assolutamente inediti che rivoluzionano la lettura delle storie di San Benedetto, San Pietro e San Giovanni Evangelista.
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