PORDENONE - Pordenone è una città nostalgica: non a caso, una delle punte di diamante degli eventi che si susseguono nell'anno sono le Giornate del Cinema Muto. Era il settembre del 1982 quando Cinemazero presentò in una tre giorni la filmografia di Max Linder. "Le roi du rire: alle origini del cinema comico" era nata come evento indipendente, poco più di un esperimento: eppure, attirò l'attenzione di Davide Turconi, un guru della storia del cinema. Il quale, senza che nessuno avesse programmato, annunciò "Bene, il prossimo anno facciamo Mack Sennett": le Giornate del Cinema Muto erano nate. Turconi ricoprì i ruoli di direttore, membro del consiglio direttivo ed infine presidente onorario del festival fino alla scomparsa: a raccoglierne l'eredità sono stati prima il critico e storico cinematografico inglese David Robinson, poi il critico Jay Weissberg. Ogni anno, ad ottobre, Pordenone si popola di esperti del muto per il principale evento al mondo per gli amanti dei primi decenni di cinema: sette giorni di proiezioni, seminari, masterclass per i musicisti d'accompagnamento e spazi dedicati al collezionismo, con gli avvenimenti principali incorniciati dal Teatro Verdi. Quest'anno il festival, giunto alla 37/a edizione, si apre il 6 ottobre con Captain Salvation (La nave dei galeotti, Usa 1927) di John S. Robertson, interpretato dal grande attore svedese Lars Hanson.
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