/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Libri: Amelio, ora amo più scrivere che fare film

Libri: Amelio, ora amo più scrivere che fare film

Il regista a Pordenonelegge con il primo romanzo 'Politeama'

18 settembre 2016, 18:33

di Mauretta Capuano

ANSACheck

Libri: Amelio, ora amo più scrivere che fare film - RIPRODUZIONE RISERVATA

Libri: Amelio, ora amo più scrivere che fare film - RIPRODUZIONE RISERVATA
Libri: Amelio, ora amo più scrivere che fare film - RIPRODUZIONE RISERVATA

PORDENONE - Luigino e la sua infanzia di stenti e rabbia nel Sud degli anni Cinquanta, il suo venir vestito da bambina quando è piccolo, il suo sogno di cantare alla radio e magari nella nascente televisione. Racconta la sua storia, andando dritto al cuore delle cose, Gianni Amelio in un romanzo di formazione, 'Politeama' (Mondadori) che segna il suo esordio nella narrativa.
"Questo libro parla della dignità e del riscatto da tutto ciò che la calpesta. Parte dalla constatazione della sofferenza che si vince. Tutti abbiamo problemi e dobbiamo affrontarli con il coraggio che abbiamo dentro di noi. Alla fine trionfa l'orgoglio e l'idea che se hai davanti una montagna la devi scalare" dice il regista de 'Il ladro di bambini' del quale uscirà a febbraio il nuovo film 'Tenerezza' girato interamente a Napoli.
"E' un film corale con Elio Germano, Giovanna Mezzogiorno, Greta Scacchi e Micaela Ramazzotti" spiega Amelio, 71 anni, che però rivela: "oggi mi piacerebbe di più scrivere che fare un film. Il cinema è una fatica enorme. Dipende da come andrà questo libro se ne scriverò un altro. La libertà che hai mentre scrivi un libro di farti condurre per mano sia dalla vicenda che dai protagonisti non esiste al cinema dove sei costretto a una struttura ferrea. Un film costa milioni, è un fatto collettivo. Però anche il romanzo ti obbliga ad un rigore che al cinema puoi diluire. Se scrivi una parola in un libro resta, al cinema puoi fare dei cambiamenti in post produzione" racconta Amelio.
A scrivere Politeama , spinto dall'editor della casa editrice , ha impiegato tre anni: "pensavo -dice - di non essere in grado. Ho scritto 20 righe e sono rimaste a lungo dentro il computer. La mia editor mi ha lasciato grande libertà. Sono andato avanti senza sapere dove mi avrebbe portato il racconto, cosa che nel cinema non si fa assolutamente".
La "tenerezza che mi fa Luigino è immensa" spiega il regista sottolineando che "questa non è una autobiografia anche se l'autobiografia è una necessità sempre, sia quando scrivi qualcosa che ti è vicino, sia quando scrivi una cosa lontana anni luce dalla tua esperienza. E' il sentimento che metti dentro a quello che scrivi, il tuo aprirti senza finzione, senza falsità ciò che conta. Può essere autobiografico un libro totalmente bugiardo e questo non lo è. Mio padre lo ho conosciuto poco ed è una delle cose che ho in comune con Luigino oltre al fatto di aver avuto tante donne intorno però mia madre non è andata in manicomio". Al cinema, "sono stato autobiografico ne 'Il ladro di bambini' dove non mi identificavo con le due figure maschili ma con Rosetta perché era il personaggio più debole e in 'Così ridevano' dove racconto l'emigrazione da sud a nord quando nasce il boom economico e dove c'e' un fratello analfabeta che va ad aiutare il fratellino più piccolo per dargli l'occasione di diventare maestro elementare".
Con una madre finita in manicomio troppo giovane, e un padre di cui non sa neppure il nome, Luigino, cresciuto in un universo femminile, deve resistere alle difficoltà della vita che lo porteranno, quando la sua voce diventa flessuosa come quella di una diva a finire nei circhi e sui palcoscenici dell'avanspettacolo dove sarà esaltato e umiliato finché la strada dello spettacolo gli sarà preclusa e fuggirà a Roma dove incontra una cameriera, sola come lui, che alla fine però lo abbandonerà.
"Luigino risente della mancanza di un modello, che poi è la figura paterna. Quando sei obbligato a vivere solo con le donne acquisisci i modi delle persone che ti stanno intorno. Questo non è un libro sull'omosessualità. Per tutti gli anni settanta l'omosessualità era vista come nella Magna Grecia, il rapporto sessuale tra maschi o tra femmine non era un segno di omosessualità definita. Era una scelta del momento, non di vita. Non era qualcosa che ti marchiava. Il tornante vero è stato, alla fine degli anni Ottanta, l'Aids, presentata dai media come problema esclusivo degli omosessuali. Ecco allora è scattato il panico" sottolinea l'autore.
Di questo libro Amelia ama una cosa, l'esergo che è una citazione di Mark Twain: "Eravamo gemelli. Da piccoli, uno dei due è annegato. Ma non ho mai saputo se era lui o se ero io". "Questo da il senso del rapporto tra me e Luigino. E' la chiave che rivela il legame tra l'autore e la sua materia" afferma ma quello che il regista ci tiene a sottolineare è che "'Politeama' non è una finta sceneggiatura che non sono riuscito a fare al cinema e ho dato a Mondadori".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza