PORDENONE - "Non è mai troppo tardi per riprendere a parlare del dramma dei bambini soldato. Il mondo sembra aver smesso di interessarsene, ma la gente deve sapere che questa tragedia esiste anche oggi e dobbiamo muoverci tutti assieme per vincere questa terribile piaga. Questo è il momento di informare con forza e non di fermare la campagna mondiale, sopraffatta da altre emergenze altrettanto importanti": è l'appello che suor Rosemary Nyrumbe, la religiosa ugandese che per la rivista Time nel 2014 è stata uno dei cento personaggi più influenti del pianeta, ha lanciato dal Festival Pordenonelegge.
"Il mondo deve sentire queste voci di dolore - ha aggiunto - e deve apprendere che esiste un dramma nel dramma che è quello delle bambine soldato, tanto più ambite perché coniugano alla possibilità di essere addestrate al combattimento anche quello di essere trattate come schiave del sesso".
"Dobbiamo restituire la dignità a queste persone - ha concluso - e dobbiamo riabilitare tutti. Anche se la guerra è finita, dobbiamo lavorare assieme per creare una società migliore perché nelle loro teste sentono ogni giorno il rumore dei proiettili e ricordano quanto vissuto. Tutti assieme dobbiamo riabilitare queste donne - ha concluso - garantendo una vita normale a ragazze mercificate e costrette ai peggiori crimini, compresa l'uccisione dei genitori, per salvare la loro stessa esistenza. Sono queste donne, assieme ai loro bambini, spesso frutto di violenze carnali, le vere vincitrici della guerra".
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