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Expo passaggio determinante per preservare 'l'oro' nei nostri piatti

Expo passaggio determinante per preservare 'l'oro' nei nostri piatti

Andrea Segrè, impegno per ridare valore del cibo contro lo spreco

08 maggio 2015, 14:13

Redazione ANSA

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Andrea Segrè, direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie agroalimentari dell’Università di Bologna - RIPRODUZIONE RISERVATA

Andrea Segrè, direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie agroalimentari dell’Università di Bologna - RIPRODUZIONE RISERVATA
Andrea Segrè, direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie agroalimentari dell’Università di Bologna - RIPRODUZIONE RISERVATA

“L’Expo 2015 è un passaggio determinante, in quanto assume la lotta allo spreco alimentare come cruna dell’ago per affermare il diritto al cibo, vera sfida del nostro tempo. Anche attraverso l’eredità di Expo può e deve passare l’impegno per preservare l’oro nei nostri piatti e tramandare ai giovani il valore del cibo”. Ne è convinto il fondatore e presidente di “Last minute market” Andrea Segrè, direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie agroalimentari dell’Università di Bologna, autore con Simone Arminio del saggio “L’oro nel piatto” (Einaudi). Tra gli autori della Carta di Milano, l’alfiere della lotta allo spreco alimentare in Italia e in Europa ha sottolineato, intervenendo al festival Vicino/Lontano, che “sul pianeta lo spreco di cibo vale ogni anno una volta e un terzo l’intero PIL italiano, ovvero circa 2060 miliardi. Non sprecare – ha commentato - va dunque assunto come un nuovo comandamento, del resto anche il Papa ne ha parlato”. Citando i dati dell’ultimo rapporto curato dall’Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market/SWG, Segrè ha poi ricordato che “ogni famiglia getta in media due etti di cibo a settimana, il che fa quasi un chilo al mese e vale 8,1 miliardi di euro l'anno, cioè lo 0,5 % del PIL”. “Per evitare che il cibo finisca nella spazzatura e venga ucciso due volte – ha proseguito - bisogna ridargli valore: una questione di educazione alimentare”. Segrè sarà protagonista di tre incontri nella seconda giornata del festival, dedicata a “Totem e Tabù del nostro tempo” e oggi con focus sul tema del cibo. Conclusione in serata con il dialogo-confronto sullo spreco alimentare tra Segrè, Massimo Cirri, Vittorio Capecchi e Antonio Massarutti. “La svolta sul cibo – ha precisato Segrè – comincia dall’elevare il valore delle produzioni di massa largamente distribuite, quelle che più spesso finiscono nella spazzatura. A migliorare – ha proseguito Segré - dovranno essere i prodotti disponibili sugli scaffali della distribuzione, grande o piccola che sia: quella fascia di cibi ‘medi’ - ha precisato - che saremo in grado di imporre al mercato produttivo e nella quale dovremo trovare la giusta via tra un prodotto di qualità bassa e un cibo ricercato”. L'agroeconomista, coordinatore di progetti nazionali di prevenzione e riduzione dello spreco alimentare avviati dal Ministero dell’Ambiente, ha infine evidenziato che “realizzare una convivenza sostenibile e solidale sul pianeta significa assumersi alcune responsabilità in prima persona, prendendo coscienza – ha concluso - degli effetti delle nostre azioni sugli ecosistemi e sui sistemi economici e sociali”.

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