Sul palco del teatro Verdi di
Trieste torna il grande balletto, dal 14 al 19 maggio, con
Giselle di Adam, favola dall'atmosfera onirica, tra amore a
morte, sul libretto del teorico romantico Gautier ispirato dal
poeta tedesco Heine.
La nuova produzione, di Sng Opera in Balet di Lubiana, partner
del Verdi, guidata dal direttore artistico Renato Zanella, è
stata presentata oggi nel Ridotto del teatro.
Giselle è firmata dall'attuale direttore del corpo di ballo
dell'Opera di Parigi, lo spagnolo José Carlos Martinez. I
costumi sono di Iñaki Cobos Guerrero. Alla direzione musicale
dell'orchestra torna il belga Ayrton Desimpelaere. Sul palco, la
compagnia di danza di Sng Opera in Balet. Il ruolo di Giselle è
della star del Marinsky-Kirov e dell'Opera Nazionale di Kiev
Anastasia Matvienko, in alternanza con un altro nome conosciuto
e apprezzato, Nina Noc, in altre recite presente anche come
Myrtha. La giovane giapponese Marin Ino chiude il terzetto delle
Giselle della rappresentazione triestina. Il ruolo del
protagonista maschile è interpretato da Albrecht Kenta Yamamoto,
giapponese, dal 2010 colonna portante del balletto sloveno, con
lui Yujin Muraishi e il giovane italiano Filippo Jorio. Le luci
sono dello sloveno Andrej Hajdiniak.
Il Direttore Artistico Renato Zanella ha spiegato che "la
sfida di riprodurre i capolavori del balletto romantico nello
sviluppo della danza oggi è un'arte a sé. Nella versione che
abbiamo scelto, Josè Martinez riprende quella fresca semplicità
della storia, elevandola, grazie a una rigorosa ricerca del
dettaglio, ad un capolavoro di quel periodo storico".
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