Una molteplicità di sguardi per
liberare la conoscenza e fare leva sulla parola chiave
'diversità': raccoglie la sfida della varietà di visioni e punti
di vista, per una scienza più libera e più ricca Scienza e
virgola, il Science and media festival organizzato dal
Laboratorio interdisciplinare della Scuola internazionale
superiore di studi avanzati (Sissa).
La rassegna, presentata oggi, torna a Trieste dal 16 al 21
maggio con la direzione artistica di Paolo Giordano: sei giorni
di incontri, dialoghi, eventi esperienziali e un focus dedicato
all'editoria scientifica, con 24 libri e 3 presentazioni in
anteprima. Ma anche spettacoli, proiezioni, degustazioni,
laboratori. Tutti collegati tra loro dal filo rosso della
'diversità'.
"La scienza - ha sottolineato Giordano - è più credibile
quando si allargano le prospettive e quando si stimola la
discussione pubblica sui suoi limiti e sulle sue implicazioni. E
questo attraverso libri, teatro, cinema, laboratori e molte
altre modalità con cui viene raccontata, riletta e veicolata. La
scienza ha bisogno di interrogarsi su sé stessa, di provare a
fare autocritica: è una questione che vogliamo esplorare in
questa edizione di Scienza e virgola".
"Uno dei valori della scienza - ha affermato Nico Pitrelli,
responsabile scientifico e organizzativo di Scienza e virgola -
è quello in cui persone divise da tutto possono trovare una
piattaforma in cui ancora si riesce a parlare. Anche alla luce
di tutte le questioni a cui assistiamo, anche in questi giorni
nelle università italiane, bisogna ricordare che i pionieri
della diplomazia scientifica sono nati a Trieste, attraverso
Ictp, Sissa e altri enti. Il festival eredita anche il mandato
della diversità per continuare a rimanere umani".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA