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Imprese: Udine, per 81% tiene trend positivo d'inizio 2022

Imprese: Udine, per 81% tiene trend positivo d'inizio 2022

Dati Confindustria friulana confermano miglioramento fiducia

UDINE, 30 giugno 2022, 13:46

Redazione ANSA

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In provincia di Udine, l'81% delle imprese è orientato al mantenimento dei risultati positivi del 1/o trimestre 2022, il 17% prevede un aumento e solo il 2% prevede un calo del fatturato. Lo rende noto l'Ufficio Studi di Confindustria Udine basando l' indagine su dati Istat per l'Italia, e che confermano quanto rilevato a giugno '22 a livello nazionale, ossia "un miglioramento del clima di fiducia delle imprese, da 111 a 113,6, e un peggioramento di quello dei consumatori, da 102,7 a 98,3". "Se questo sentiment sarà confermato dai fatti - evidenzia Confidustria Udine - il Pil italiano sarà, come previsto, del 3% circa".
    Secondo l'associazione degli industriali friulani, "il rilancio dei servizi e turismo post pandemico contribuirà sostanzialmente all'aumento del Pil nel 2/o e 3/o trimestre; mantenere questo trend nel 4/o trimestre sarà sfidante, soprattutto per l'aumento dei costi energetici e delle materie prime, che ha innescato una spirale inflazionistica importante".
    Se fino ad oggi, "il mercato ha assorbito questi aumenti senza ridurre, in media, la quantità della domanda, e dunque ha fatto segnare "l'aumento dei fatturati e degli utili di molte imprese", entro fine anno "i prezzi non scenderanno ai livelli del 2021" e dunque "il macro ciclo economico entrerà nella fase down, che resterà tale per almeno un paio di anni". Uno scenario da cui è esclusa la Cina, "che prevede crescita costante e inflazione controllata".
    Gli industriali friulani si augurano che "grazie alla proattività di imprese e servizi, si riuscirà a gestire al meglio la prossima fase down del ciclo economico" e auspicano "una velocizzazione della amministrazione pubblica, la gestione dell' immigrazione tesa a coprire le attività lasciate libere, un orientamento scolastico efficiente, la valorizzazione del merito e un sempre maggior supporto alla natalità".
   

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