È "sfide" la parola-chiave scelta
per la 18/a edizione del festival vicino/lontano, in programma a
Udine dal 12 al 15 maggio, con il Premio Terzani. Dopo gli
slittamenti a settembre e luglio degli anni scorsi, dovuti alla
pandemia, la manifestazione torna a proporsi a primavera, e le
quattro giornate del festival saranno precedute da alcuni eventi
di anteprima.
"Ogni anno - spiegano gli organizzatori - cerchiamo una
parola 'larga', che si presti a farci ragionare sulle molte
articolazioni di cui è fatto il quadro del nostro tempo,
coinvolgendo le diverse discipline e le competenze presenti nel
comitato scientifico di vicino/lontano, coordinato
dall'antropologo Nicola Gasbarro. La parola 'sfide' - continuano
- certamente inflazionata e perfino abusata, serve però a
metterci di fronte a una serie di problemi e responsabilità che
riguardano il presente e il futuro di tutti noi. Non abbiamo
bisogno di citare l'epidemia di Covid-19 per capirlo: viviamo in
un'epoca di sfide esponenziali e in un mondo globalizzato le
sfide non possono che essere globali".
A partire da questa parola-chiave, saranno circoscritti gli
ambiti di indagine e i percorsi di lavoro, concentrando
l'attenzione su temi come ambiente, lavoro, istruzione, diritti.
Il comitato scientifico di vicino/lontano è al lavoro per
costruire il programma degli eventi. La giuria del Premio
Terzani, presieduta da Angela Terzani, è invece impegnata nella
scelta dei cinque finalisti dell'edizione 2022, che verranno
annunciati la prossima settimana. Il Premio verrà consegnato il
14 maggio nel corso di una serata-evento che tornerà sul
palcoscenico del Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Le curatrici
della manifestazione Paola Colombo e Franca Rigoni hanno
coinvolto nella costruzione del programma del festival Àlen
Loreti, biografo ufficiale di Terzani, oltre che curatore dei
due volumi dei 'Meridiani' Mondadori dedicati alle sue opere.
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