/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Migranti: in sacchi di spazzatura, manifestazione a Trieste

Migranti

Migranti: in sacchi di spazzatura, manifestazione a Trieste

E' 'così che sono considerati'. Un centinaio persone in piazza

TRIESTE, 06 marzo 2021, 18:10

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Sacchi della spazzatura, perché così "sono considerati i corpi dei migranti che in terra di Croazia vengono picchiati, umiliati e violentati prima di essere respinti", o abiti neri e un foulard rosso attorno alla testa come le madri di Plaza de Mayo, trasferendo simbolicamente l'esperienza argentina a quella della rotta balcanica. Si sono presentate vestite in questo modo alcune delle oltre cento persone che questo pomeriggio in piazza della Libertà a Trieste hanno preso parte alla manifestazione organizzata dall'associazione 'UnitedCultures', che ha aderito al manifesto 'Un ponte di corpi' promosso dall'attivista dell'associazione di volontariato e assistenza ai migranti Linea d'Ombra, Lorena Fornasir.
    "Costruiamo idealmente con i nostri corpi un ponte simbolico di attraversamento della frontiera, per denunciare le continue violenze e i respingimenti di cui sono vittime le persone che tentano di raggiungere via terra o via mare un luogo in cui poter vivere con dignità", ha affermato Maria Luisa Paglia di UnitedCultures.
    "Il nostro è un grido muto - ha concluso Paglia - ma di grande di solidarietà nei confronti delle persone bloccate nella pattumiera umana della Bosnia".
    Oltre a Trieste, sono state diverse le piazze in tutta Italia e in alcune città europee dove si è manifestato per lo stesso motivo
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza