Il docente si è insospettito
soltanto quando ha sentito una voce maschile parlare come se
fosse al telefono. Allora ha chiesto alla studentessa di
mostrare le orecchie fino a quel momento celate dai capelli
lunghi e ha notato un auricolare bluetooth in funzione. Ha
chiesto spiegazioni e la giovane gli ha spiegato che era affetta
da otite e dunque l'apparecchio le occorreva per udire. E' però
stato sufficiente un esame superficiale per capire che la
ragazza era collegata con qualcuno che udiva le domande che le
venivano poste e suggeriva le risposte. E' accaduto all' esame
di Inglese al Dipartimento di Ingegneria e architettura dell'
Università di Trieste.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA