L'industria metalmeccanica della
Provincia di Udine (oltre 23 mila addetti e più di 1.900
imprese), ha registrato nel 2017 un incremento rispetto all'anno
precedente del 3,1% per il comparto meccanico e del 2,3% per
quello siderurgico. Il dato è stato evidenziato dal capogruppo
delle Industrie Metalmeccaniche, Roberto Siagri, nel corso della
riunione del Gruppo tenutasi a Udine, sulla base delle
rilevazioni dell'indagine trimestrale dell'Ufficio Studi
dell'associazione territoriale.
Il metalmeccanico friulano aveva archiviato un 2016 con un
calo dei volumi produttivi nel comparto meccanico (-1,4%) e
segnato un andamento stazionario per quello siderurgico. Nel
2017, inoltre, lo sfruttamento degli impianti è stato in media
pari all'82,3% e 81% della capacità massima disponibile
rispettivamente per il comparto meccanico e siderurgico,
percentuali superiori a quelle raggiunte nel 2016 (79,2% e
78,4%).
La ripresa del commercio mondiale ha avuto riflessi positivi
sulle dinamiche dell'export provinciale. Nei primi nove mesi del
2017, infatti, hanno raggiunto i 2.674 milioni di euro, con un
+9% rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente, mentre le
importazioni, grazie al miglioramento della domanda interna,
hanno registrato un +24,7%. Il saldo dell'interscambio del
comparto ha registrato un attivo di 1.511 milioni di euro.
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