"La nostra vita è l'incubo di Dio,
quando si addormenta, come spesso gli succede. Ma questa è solo
un'ipotesi. La prima è che Dio non esista, la seconda che sia un
vero bastardo". Parola di John Malkovich, leggenda
hollywoodiana, arrivato in Italia per presentare due date del
suo 'Report on the blind', martedì al teatro Fabbri di Forlì per
Emilia-Romagna festival e al Mittelfest 2017 a Cividale del
Friuli (Udine), venerdì 21. Si tratta del testo dello scrittore
e attivista argentino Ernesto Sabato tratto da 'Sopra eroi e
tombe', portato in scena per la prima volta in Italia sulle
musiche del 'Concerto per pianoforte e archi', di Alfred Šnitke.
"A differenza del libro - ha detto, parlando a Bologna - la
questione religiosa è sintetizzata in poche righe. Non mi dà
fastidio che la gente abbia un credo, ma io ho scelto di stare
lontano da quello che è religioso o ideologico, l'ideologia ha
prodotto danni incalcolabili. Io non voto dal 1972, non ho
votato né per Obama, né per Trump".
Malkovich ha parlato anche del suo rapporto con l'Italia e
gli artisti italiani. "Ho avuto esperienze memorabili - ha detto
- come Bernardo Bertolucci, Michelangelo Antonioni e Liliana
Cavani. Ma è soprattutto con Marcello Mastroianni che ho
imparato cosa significa amare questo lavoro: l'ho conosciuto sul
set di 'Al di là delle nuvole' di Antonioni: malgrado la sua
fama lo precedesse non era affatto viziato. Ogni giorno
dimostrava la sua passione per questo mestiere arrivando sul set
con semplicità. Ma ricordo anche le grandi chiacchierate con
Bertolucci che mi diceva che nella vita tutto è politico".
Con Malkovich saliranno in scena a Forlì e Cividale del
Friuli i Solisti Aquilani, diretti da Alvise Casellati, la
pianista russa Anastasya Terenkova e la violinista slovena Lana
Trotovšek.
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