Da casa, nonostante un
sofisticatissimo sistema di allarme collegato a ben tre
casseforti, spariscono un prezioso quadro di Picasso, una tela
di Veronesi, gioielli, oggetti di antiquariato e centomila euro
in contanti e a finire nei guai è l'insospettabile colf. Succede
a Trieste dove la governante di una facoltosa famiglia è stata
denunciata dalla Polizia di Stato quale presunta responsabile di
un grosso furto portato a termine nello scorso mese di ottobre.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, la donna -
C.I., di 50 anni - ha convinto i padroni di casa a non attivare,
in occasione di una loro assenza da casa, il sistema di allarme
per evitare le falsi segnalazioni causate dalla bora e ha
svaligiato la casa. Ha poi collaborato con la Polizia che, nel
giro di qualche settimana, ha scoperto non solo che in quei
giorni non c'era e non era prevista bora, ma anche che l'intero
bottino era in un garage che la donna aveva preso in fitto. E'
stata denunciata in stato di libertà per furto aggravato.
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