Una cittadina colombiana, di 44
anni, residente in provincia di Udine, è stata rinviata oggi a
giudizio dal gup del tribunale di Udine per l'ipotesi di reato
di truffa ai danni dell'Inps. E' accusata di aver attribuito
falsamente la paternità della propria figlia minore, concepita
con un connazionale, a un cittadino italiano. In questo modo la
donna ha potuto incassare la pensione di reversibilità, alla
morte dell'uomo. Per sette anni, dal 2007 al 2014, secondo
l'accusa, avrebbe ottenuto indebitamente dall'Inps circa 60 mila
euro complessivamente.
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