Sono estese a tutto il Nordest
le ricerche del detenuto tunisino di 28 anni evaso stamani dal
carcere di Pordenone dopo aver aggredito un agente di Polizia
penitenziaria. Secondo le prime ricostruzioni, l'uomo ha colpito
l'agente mentre stava pulendo la portineria della Casa
Circondariale. In quel momento, nella stanza c'erano soltanto il
detenuto e l'agente addetto all'apertura delle porte che è stato
colpito alla nuca dal tunisino, forse inferto con un oggetto
contundente, facendogli perdere lucidità per qualche secondo.
Il detenuto aveva probabilmente studiato il piano di evasione
nei dettagli, perché tra i vari pulsanti che aprono le porte
automatiche di numerose sezioni, lo straniero ha individuato i
due che potevano permettere di raggiungere l'esterno: si tratta
dell'automatismo che spalanca il pesante portone di ingresso
della Casa Circondariale e di quello che dà l'impulso di
apertura all'inferriata esterna, verso il centro storico di
Pordenone. Nonostante l'allarme sia scattato pochi secondi dopo,
del fuggitivo non c'era più traccia, ma sono al vaglio le
telecamere di videosorveglianza all'interno della struttura
carceraria e anche di quelle comunali.
Il detenuto era in attesa di giudizio per una lunga serie di
reati tra cui violenza sessuale: per questo motivo era ospite
della speciale sezione della Casa Circondariale destinata a sex
offender e collaboratori di giustizia, unica nel suo genere nel
Nordest. (ANSA)
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