BOLOGNA - Aumentano in maniera costante i consumi di alimenti biologici in Italia. Dopo un 2015 di crescita al +20% anche nei primi sei mesi del 2016, a fronte di un calo dei consumi del -1,2%, l'incremento è del 21%. E' quanto emerge dagli ultimi dati anticipati ad agosto dal Sinab e che Firab (Fondazione Italiana per la Ricerca in Agricoltura Biologica e Biodinamica) ha elaborato in occasione del Salone del Bio in corso fino al 12 settembre a Bologna (Sana). Il numero di famiglie acquirenti inoltre ha superato i 19 milioni e, tra questi, oltre 13 milioni li consumano almeno una volta alla settimana.
"Questa crescita da un lato ci riempie di soddisfazione - dice Vincenzo Vizioli, presidente di Aiab - ma dall'altro di preoccupazione. Il cambio è prima di tutto culturale. Tra le famiglie italiane si fa sempre più strada, infatti, una cultura che richiama ai valori di tutela della salute e dell'ambiente, e che va a braccetto con il modello produttivo che noi di Aiab difendiamo da anni. Allo stesso tempo però il biologico sempre più ricco fa gola a molti. E' importante dunque che la politica assuma tutte le misure adeguate per proteggerlo da truffe e malaffare".
In questo contesto si sottolinea che nel 2015 il mercato biologico degli Stati Uniti, il più grande mercato del mondo, è cresciuto dell'11% rispetto al 2014, raggiungendo un valore pari a 43,3 miliardi di dollari: la richiesta per i prodotti made in Italy bio è anch'essa in continua crescita. Un dato su tutti: sul mercato americano del vino biologico una bottiglia su tre del mercato Usa viene dall'Italia.
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